24 febbraio 2022 RELAZIONE
MORALE |
Vorrei rivolgere un saluto particolare
a tutti coloro che hanno deciso di intervenire in questa riunione che
è il momento dell’anno Sociale o associativo in cui riflettiamo
sull’anno trascorso Non posso però iniziare il mio intervento senza ricordare coloro che in quest’anno sono andati avanti – e invito tutti ad alzarsi per un momento di commemorazione. Ritengo importante richiamare qui il fine della Associazione Nazionale Alpini, articolo 2 dello Statuto, come spunto per valutare l’attività del Gruppo. SCOPI Vorrei in modo particolare vedere insieme i punti b) ed e), ovvero “il comune dovere verso la patria” e “concorrere in attività di volontariato e Protezione Civile”. Non è mio interesse entrare nello
spinoso campo della libertà del singolo di vaccinarsi, dell’obbligo
di legge ecc. Per me ognuno è libero di assumere per sé
le decisioni che ritiene migliori – sostenendone razionalmente le
conseguenze e finché non limita la libertà, la salute, la
sicurezza altrui, singolo o società. Nel nostro Gruppo almeno 30 – 35 persone hanno deciso di rendersi disponibili. È con orgoglio che riconosco che così tanti Soci del nostro Gruppo si sono dati volontari, ma con orgoglio ancora maggiore che rilevo che una parte importante della organizzazione e del coordinamento sono venuti da noi, con un particolare impegno dei nostri Soci che compongono il Coro della Sezione di Milano. Solo questi coordinatori hanno prestato ciascuno centinaia di ore. A loro si aggiungono uomini e donne che a loro volta hanno fatto 10 o 20 o 30 turni – considerando che un turno è di sette ore almeno, che nessuno ti rimborsa il viaggio, il pasto, e – a meno di non avere un precetto della PC – neanche le ore lavorative perse. Moltissimi altri hanno fatto meno turni, sacrificando però il loro fine settimana e le loro famiglie. Voglio poi ringraziare in modo speciale i coordinatori per avere coscienziosamente informato il Capogruppo della loro attività, nel rispetto del ruolo di ognuno. A tutti i volontari grazie per il loro tempo. A tutti loro grazie per l’esempio di civiltà, di responsabilità, di amore per la comunità sociale. Solo per il Centro Vaccinale della Fiera “Scintille” sono passati ormai circa 1.600.000 cittadini. Ognuno di questi è stato accolto da un Alpino o da un Aggregato, è stato guidato da un Alpino o da un Aggregato, è stato accompagnato da un Alpino o un Aggregato. Con serietà ed un sorriso nonostante la stanchezza, con la capacità di scorgere situazioni di difficoltà per risolverle, con una parola di conforto e di coraggio per chi ne aveva bisogno, con una battuta che rendesse più gradevole passare il tempo. Il volontariato presso i centri vaccinali è stata una gigantesca vetrina di quello che può fare un corpo ben organizzato, addestrato al lavoro comune, capace di prendere ordini ed anche rapide decisioni, sia ai vertici, sia autonome ai fini del superamento di difficoltà improvvise. E questo vale, con le parole dello Statuto, quale “rispetto prioritario dell’identità associativa e della autonomia decisionale”. Chi ci governa avrà visto e, soprattutto, capito? È stato colto che la natura del nostro operare è ritmata sulla duplice responsabilità che sentiamo nei confronti dello Stato e della nostra Associazione? La prima esige un assoluto rispetto delle norme dello Stato, e la loro intelligente applicazione, consapevoli che dal loro rispetto deriva anche la nostra reputazione. La reputazione è un bene inestimabile e i Soci e gli Amici non ne hanno consumato un grammo, anzi l’hanno accresciuta. La seconda, la responsabilità verso la nostra Associazione è altrettanto un difficile impegno da rispettare: ma di questo dirò più avanti. Il volontariato presso i centri vaccinali è stata una gigantesca vetrina per richiamare l’attenzione dei cittadini su una associazione d’arma ancora capace di fornire un servizio alla comunità. Ma fino a quando? Questo “fino a quando”, chi ci governa lo avrà visto e, soprattutto, capito? O forse lo teme? Il volontariato ha rinsaldato tra noi “i vincoli di fratellanza” richiamati dallo Statuto. Vincoli nati nel corso del servizio militare e che ora hanno ricevuto un booster con il comune operare. È con soddisfazione particolare che posso riferire dei grandi frutti che il nostro Gruppo ha tratto da questi mesi di lavoro. Abbiamo numerosi nuovi iscritti, di cui molti subito segnalati sia al responsabile della PC sia al responsabile del servizio d’ordine, affinché diventassero Soci e Aggregati attivi e propositivi! E del fatto che siano davvero attivi e propositivi mi è stato confermato non più di 10 giorni fa dal Responsabile della Protezione Civile Sezionale. Ciò è stata una boccata di ossigeno in questo anno in cui fino a settembre inoltrato la nostra bella Sede è stata chiusa e senza un gestore. Con l’escamotage dei social abbiamo però ripreso a poco a poco a mandarci dei segnali per uscire anche la sera dalle nostre tane: ringrazio i Soci e gli Amici fedelissimi che da settembre, prima in tre, poi in cinque, poi in sette, poi in dieci, eccetera, hanno ripreso a frequentare questi locali. Li ringrazio del rispetto che hanno per le noiose norme di accesso che però sono funzionali alla nostra salute, li ringrazio della loro voglia di rapporti umani che non si possono proprio limitare ad una videochiamata o a una telefonata (e però quanto sono state importanti le telefonate fatte in questi due anni da alcuni Soci). Riprendo ora l’accenno sopra fatto
circa la responsabilità verso la nostra Associazione. Ripesco qui
un altro passaggio dell’articolo 2: Per il conseguimento degli scopi
associativi l'Associazione Nazionale Alpini, che non ha scopo di lucro,
si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali,
volontarie e gratuite dei propri Soci. Cari Soci, cari Amici, nel nostro Gruppo più che in molti altri sono state iscritte persone validissime e di cui andiamo fieri, e che hanno prestato servizio a livello Nazionale e Sezionale, presidenti, consiglieri, tesorieri. E proprio perché hanno inteso il loro operare come un servizio sono figure di riferimento per molti di noi. Auspico che ciò sia di stimolo per molti altri Soci a candidarsi in futuro con il giusto spirito, onestamente e fedelmente, agli incarichi associativi. Osserviamo ora il momento in cui viviamo. È con preoccupazione ed anzi un senso di oppressione ed angoscia che, quando finalmente sembravamo usciti dalle angustie della pandemia, ci si spalancano scenari di guerra, così lontana ma così vicina. Scenari di difficoltà, impoverimento, disagio per le persone più indifese, non solo quelle che stanno a centinaia di kilometri da noi ma prossimamente anche noi stessi. Questo ci porti da un lato a stringerci ancora di più tra noi, ed auspico che ognuno vorrà e potrà farsi carico – dovesse servire, dovesse essere chiesto – delle necessita dell’altro Socio o Aggregato, come dice lo Statuto: curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza. Dall’altro lato ci porti a pretendere che la nostra società civile risponda con prontezza e organizzazione alle difficoltà che potranno insorgere. Non dico che ci vuole un Figliuolo per ogni cosa, anzi potrebbe fin essere negativo, ma dico che non si dovrebbe arrivare al punto di avere bisogno di un Figliuolo. Nel nostro piccolo chiamo a raccolta il Consiglio del Gruppo, con il quale già nel corso dell’ultima seduta di Consiglio abbiamo affrontato il tema di come i Soci possano “esserci”, gli uni per gli altri. Sollecito che ognuno di noi Soci ed Aggregati sia vigile, e che anche non tema di chiedere nel momento del bisogno. (Non mi si contesti di avere mancato di rispetto al Generale di Corpo d’Armata con incarichi speciali – ho usato il suo nome come superlativo!) Sfrutto questo passaggio per ringraziare gli otto Consiglieri ed il Segretario che mi accompagnano nell’incarico, sia con la presenza nelle manifestazioni e nelle riunioni associative, sia con la loro saggezza ed esperienza. Rimanendo sempre nell’ambito del momento attuale: parliamo di comunicazione. I Soci e gli Amici ricevono comunicazioni istituzionali soprattutto tramite la mail del Gruppo. Tra i Soci solo 10 non usano la mail o non ce l’hanno comunicata, o noi non la abbiamo correttamente recepita. Tra gli Aggregati un’altra decina. Ricevono informazioni che provengono dalla Sede Nazionale, il foglio sezionale Lettere dal Fronte, inviti e informazioni sparse per lo più di servizio. Altre informazioni si possono trarre direttamente dai siti dell’ANA, sia della Sede Nazionale, sia della Sezione, tra cui L’Alpino e Veci e Bocia in formato elettronico. Molti contenuti viaggiano oggi su Facebook, Instagram, YouTube (tra cui il settimanale dell’ANA). Ma come diversi Soci hanno fatto notare, ci manca quel nostro Alpin del Domm che era sì informativo, ma anche di approfondimento, e pure scanzonato ed irriverente. Invito tutti, a partire da me stesso, a trovare il tempo e la voglia per un suo rilancio. Pensando non solo a cosa scrivere, ma anche al mezzo, al supporto con cui trasmettere. Chi vuole, chi ha piacere, si faccia avanti! Uno sguardo al futuro. E detto questo, questo vi invito a scandire
con me:
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