19-20 ottobre 2018
“Auditorium Giorgio Gaber”
Grattacielo Pirelli
P.zza Duca d'Aosta, 3
Milano

  Relatori

Gianluca Pastori
Professore associato di Storia delle relazioni politiche fra il Nord America e l’Europa, Facoltà di Scienze Politiche e Sociali, Università Cattolica del Sacro Cuore. Nello stesso Ateneo insegna International History – The Wider Mediterranean (nella sede di Milano) e Storia delle relazioni e delle istituzioni internazionali (nella sede di Brescia). Collabora con vari enti di ricerca e formazione pubblici e privati, fra cui l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (ISPI), Milano, ed è autore o curatore di diversi volumi e contributi scientifici.

Gastone Breccia
Docente presso l'Università degli Studi di Pavia
Esperto di teoria militare, di guerriglia e controguerriglia, ha condotto ricerche sul campo in Afghanistan (2011) e Kurdistan (Iraq e Siria, 2015). È membro del direttivo della Società Italiana di Storia Militare (SISM) e collaboratore fisso della rivista Focus Wars.

Jozef Špànik
Consigliere presso l'Ambasciata Ceca a Roma.
Studioso dell'irredentismo Austro-ungarico, in particolare quello Cecoslovacco.

Andrea Saccoman
Docente di storia contemporanea presso il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione "Riccardo Massa", Università degli Studi di Milano-Bicocca.
William Ward
Giornalista, scrittore e broadcaster, ha lavorato a Roma sia per la RAI che per la BBC
e collabora con numerose testate britanniche e internazionali. È stato autore
e presentatore di “La mia Italia”, una serie di programmi per Radio 4 della BBC;
dal 1995 è corrispondente a Londra de "il Foglio" e di "Panorama".
Eric Lehmann
Eric Lehmann, studioso di storia della cultura militare e aeronautica, è dottore di ricerca in Storia del mondo contemporaneo dell’Università degli studi di Parigi Nanterre e ha conseguito l’idoneità nazionale al ruolo di maître de conférences (professore associato) nelle università francesi.
Gerhard Hirschfeld
Professore di storia all’Università di Stoccarda. È autore, con Gerd Krumheich e Irina Renz, della Brill’s Encyclopedia of the First World War, e di numerosi studi sul primo conflitto mondiale, dei quali il più recente è Deutschland im Ersten Weltkrieg (Fischer, 2013).
Pier Paolo Pozzato
Laureato in filosofia all'Università di Padova, si occupa da circa 30 anni di studi di storia militare relativi al primo conflitto mondiale. Ha portato contributi significativi allo studio della Brigata "Sassari ed alla conoscenza e valorizzazione della memorialistica austriaca della Prima Guerra Mondiale.
Marco Cimmino
Storico militare, specializzato nello studio della Grande Guerra,
membro della Società Italiana di Storia Militare
e della società del Museo della Guerra di Rovereto,
Presidente della Commissione Premio IFMS
   Moderatori
Marco Valle
Laureato in Storia, giornalista e saggista. Come ogni buon triestino,è un ricercatore inquieto, un viaggiatore curioso. Negli anni è stato capo redattore di “Qui Touring”, direttore di “Trasporti in Lombardia”, portavoce del ministro della Difesa Ignazio La Russa. È consulente della Commissione Italiana di Storia Militare, collabora con il “Secolo d’Italia”, “Storia in Rete” e coordina il giornale on line “Destra.it”

Emanuela Caselli
Docente di discipline letterarie prima presso il Liceo "C. Beccaria" e poi presso la Scuola Militare Teulié con funzioni di Docente Vicario dal 2007 al 2015. Profonda conoscitrice del patrimonio culturale custodito nella Biblioteca di Presidio.

Renato Besana
Vive a Milano. Opinionista di “Libero”, ha scritto, tra l’altro, sul “Giornale” e sul “Tempo”. Ha diretto una casa editrice; alla Rai si occupa dal 1994 di programmi culturali.
Vicepresidente per otto anni dei Pomeriggi Musicali di Milano, ha fatto parte del consiglio d’amministrazione della Triennale. Ha curato la mostra “Metafisica costruita - Le città di fondazione degli anni Trenta dall’Italia all’Oltremare”, che si è svolta a Roma nel 2002 su iniziativa del Touring Club Italiano e dalla Regione Lazio. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Madesimo, quale riconoscimento del suo costante impegno a favore della cultura non conformista.