SIGNIFER, STATUE SIGNUM

HIC MANEBIMUS OPTIME

«Noi sempre presenti»
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Anche fra le 12 stelle.

Filmato della consegna

La sera del 14 settembre presso la sede della sez. A.N.A. di Milano si è svolta la “Cerimonia della consegna della Bandiera Europea”.
L'europarlamentare On. Stefano Maullu ha donato la bandiera d'Europa agli alpini di via Vincenzo Monti, che hanno ringraziato con orgoglio, allegria, cori e "risotto".


Italianissimi certo, ma anche europei in modo convinto. Gli alpini milanesi hanno ribadito con grande chiarezza la loro fedeltà alla Nazione (che hanno servito in pace e in guerra) e alla più vasta Unione Europea di cui l'Italia fa parte.
Ospite d’onore della serata l’Onorevole Stefano Maullu, Vice Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo. Avendo fatto il militare in Friuli e con una precedente esperienza come Assessore alla Protezione Civile della regione Lombardia, conosce bene lo spirito degli alpini, la loro tradizione e la caparbia ed onesta volontà. La sua vicinanza alle penne nere quindi non è scontata.
Anche quest’anno ha partecipato all’Adunata Nazionale, tenutasi a Treviso, dove l'abbiamo incontrato, ed ha seguito da vicino il programma del Comitato per il Centenario e gli sforzi compiuti dalla Protezione Civile nelle calamità che purtroppo hanno colpito la nostra bella Nazione.
L’Onorevole Stefano Maullu, è arrivato nella sede di via V. Monti direttamente da Strasburgo ed è stato accolto dal Presidente della sezione, Luigi Boffi e dal Presidente del Comitato per il Centenario Alessandro Vincenti. Ma, come si usa dire in questi casi, il parterre des rois era davvero di tutto rispetto: con il Past President Nazionale Emerito Giuseppe Parazzini; il Tesoriere nazionale Claudio Gario; i Generali Silverio Vecchio e Giovanni Fantasia; il Colonnello Mauro Arnò Comandante del Centro Documentale dell'Esercito; il Ten. Colonello Sergio Pivetta reduce decorato; il Responsabile della Protezione Civile sezionale Giovanni Benzi; il già Consigliere nazionale Cesare Lavizzari; i membri del Comitato per il Centenario al completo e altri soci pieni di entusiasmo e attenzione.
La parte formale (saluti e presentazioni) ha lasciato subito spazio ad un'atmosfera di calorosa sintonia. Il presidente Boffi ha mostrato all’On. Maullu i cimeli della Sezione di Milano (fra i quali il cappello da alpino di don Carlo Gnocchi, la sabbia di El Alamein, la terra del Don, etc.) e l'europarlamentare, sardo di nascita ma milanese di adozione, ha, come aveva promesso, donato agli alpini della Sezione di Milano la Bandiera Europea, il famoso drappo blu stellato che simboleggia unità e identità del Continente. Un cerchio di 12 stelle dorate su sfondo blu a rappresentare una non sempre facile e spontanea solidarietà e armonia fra i popoli d'Europa.
«Chi ha vissuto la seconda guerra mondiale sa cosa fosse l'Italia nel 1945: un Paese contadino, arretrato, sfibrato e distrutto dalle vicende belliche» ha ricordato l’On. Maullu. «L'Unione europea è nata, secondo la volontà dei padri fondatori, per creare benessere ed evitare il rinnovarsi di stragi e guerre cicliche. Noi lavoriamo per tenere vivo il sogno, pur se consapevoli di qualche ammaccatura prodottasi nel tempo. L'allargamento a Est è avvenuto forse troppo in fretta, ma i tempi sono stati dettati dal dopo-caduta del Muro di Berlino e questo oggi genera frizioni con il gruppo di Visegrad, cioè con Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Ritengo comunque gli aspetti positivi dell'Unione più rimarchevoli di quelli che generano difficoltà. Per esempio noi italiani abbiamo ricevuto recentemente un miliardo e 200 milioni di € per le zone danneggiate dal sisma del Centro Italia».
«Anche la posizione italiana nel Mediterraneo ha perso autorevolezza negli ultimi 15 anni» ha continuato l’On. Maullu. «E non sempre per responsabilità altrui. A volte noi italiani siamo troppo generosi e troppo "deboli"; dobbiamo restare legati saldamente alla gerarchia e ai padri fondatori: noi siamo fra i sei Stati che hanno generato l'Europa Unita e dobbiamo pur avere più voce in capitolo di chi è entrato da poco e magari mosso solo da convenienze utilitaristiche».
La replica di Boffi è stata di totale consonanza. «Noi, per indole e convinzione, stiamo sempre con le istituzioni» ha chiosato il Presidente. «Ci fidiamo di chi eleggiamo e quando ci chiamano noi ci siamo sempre. L'A.N.A. è sempre disponibile, sempre in prima fila; anche se avvertiamo un angoscioso vuoto dietro di noi. La leva obbligatoria è finita 12 anni fa, mancano i nostri successori, manca quella parte essenziale a cui passare il testimone. Interroghiamoci un poco e auguriamoci che il Parlamento Europeo sia davvero il Parlamento di tutti».
La parte ludica della serata si è consumata dietro una lunga tavolata a ferro di cavallo fra risotto giallo con salsiccia, Montepulciano d'Abruzzo, insalata mista, scaloppine di vitello al marsala e gelato di vaniglia. Il Past President Emerito Parazzini ha chiamato i cori e si è segnalato come il discolo della serata, mentre il Presidente del Comitato per il Centenario Vincenti ha tentato (pare con successo) di coinvolgere l’On. Maullu in future iniziative legate al Centenario della Grande Guerra e non solo.
Alla fine tutti allegri e soddisfatti. Con gratitudine, decoro e signorilità come si confà nel rispetto delle migliori tradizioni.
W l’Italia, W l’Europa, W gli Alpini.


Cimeli Sezionali


On. Stefano Maullu al centro tra il Presidente sezionale Luigi Boffi (a sinistra)
ed il Presidente del Comitato per il Centenario Sandro Vincenti


Consegna del Crest


Il Coordinatore Scientifico del Comitato per il Centenario Renzo Giusto,
Gen. Silverio Vecchio, Ten.Colonnello Sergio Pivetta (reduce decorato).


Discorso dell'On. Maullu


Ringraziamenti del Presidente sezionale Boffi


L'On. Stefano Maullu con il Coordinatore Scientifico del Comitato per il Centenario Renzo Giusto


Col. Comandante Mauro Arnò ed il Generale Giovanni Fantasia (in rappresentenza dell'UNUCI)


Past President Emerito "Beppe" Parazzini


Membri del Comitato per il Centenario: da sinistra Renzo Giusto, Gianluca Marchesi, Paul Wilcke

Foto di Giovanni Giunta e Luca "Gerundio" Geronutti