Il Monte Nero (Krn in sloveno, Lavadôr
o Crèn in friulano) è una montagna delle Alpi Giulie
alta 2.245 m, già in territorio italiano fino al 1947.
Sorge in Slovenia, nel comune di Caporetto, a pochi chilometri
dal confine con il Friuli-Venezia Giulia.
La
sua conquista fu ad opra del 3º Reggimento Alpini composto
dai battaglioni Susa, Pinerolo, Exilles e Fenestrelle. Al comando
dell'allora colonnello Donato Etna, con un'azione
notturna, occupò la vetta del monte costringendo alla resa
il presidio nemico e resistendo ai successivi contrattacchi austriaci.
Il comando austriaco si accusa il colpo. L'impresa
compiuta dagli Alpini nella relazione austriaca viene definita:
"Colpo da maestro" e il generale austriaco Shalek nel
suo libro "Am Isonzo" riferito all'impresa del Monte
Nero scrive: "Giù il Cappello davanti agli Alpini!".
Etna nel 1916 fu destinato alla difesa della
Valsugana dall'imminente offensiva del generale austriaco Conrad:
il settore di sua competenza fu quello che resse meglio tale urto.
Sempre nel 1916, dopo la presa del monte Cauriol, guidò
i lavori per la realizzazione della prima strada del Grappa, che
collegò Bassano al monte Asolone.
Dal 1928 al 1930 fu presidente della sezione ANA di Torino.
Nato a Mondovì il 15 giugno 1858. morì a Torino
l'11 dicembre 1938.
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