MASCHERE
ANTIGAS
20.800 maschere
antigas sono consegnate da un Comitato di donne al Comando del Corpo
d’Armata di Bologna.
In tutta Italia le donne lavorano alla confezione di queste maschere.
La
maschera antigas “Ciamician-Pesci” fu la prima maschera
antigas consegnata all’esercito italiano nell’aprile del
1915. Era costituita da un tampone a forma conica imbevuto da soluzioni
alcaline, carbonato di potassio e carbonato di sodio. Gli occhiali erano
staccati dal corpo della maschera, era efficace solamente contro il
cloro, purchè non esposti alla sostanza per più di un'ora.
Non fu di nessun aiuto contro i gas lanciati (fosgene) sul San Michele
nel giungo del 1916, pertanto venne sostituita con il modello Polivalente
Z.
Maschera
polivalente M. Z. La maschera era costituita da un tampone di 32 strati
di garza, ricoperti da un facciale in tela gommata con le lenti. La
maschera era contenuta in un astuccio di metallo con tracolla. Sull'astuccio
era riportata la frase: "chi leva la maschera muore, tenetela sempre
con voi". Purtroppo non fu efficace il 24 ottobre 1917, quando
nella conca di Plezzo gli austrotedeschi adoperarono il gas "Croce
Azzurra" a base di cloro-arsine, che passando gli strati di garza
portavano il soldato a starnutire e quindi a levarsi in automatico la
maschera. La maschera non era adatta anche ai gas vescicanti tipo Yprite.

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