Prof. Andrea Saccoman
Tutti gli studiosi della prima guerra mondiale
conoscono il nome del colonnello tedesco Paul von Lettow-Vorbeck
(1870-1964) ma le sue imprese nell’ultimo anno di guerra
sono meno note.
Allo scoppio della guerra la Germania possedeva in Africa territori
corrispondenti agli attuali Togo, Camerun, Namibia, Tanzania,
Ruanda e Burundi. All’aprirsi dell’anno 1918 erano
stati quasi tutti conquistate da truppe inglesi o belghe, portoghesi,
indiane, sudafricane e nigeriane.
Riuscendo a sfuggire ai suoi nemici e diventato un maestro della
guerriglia, dall’Africa Orientale Tedesca von Lettow-Vorbeck
si spostò nel Mozambico, allora colonia portoghese.
Qui, il 16 giugno 1918, riuscì a procurarsi una mappa del
nemico che gli permise di pianificare le proprie mosse al fine
di procurarsi vitali rifornimenti. Nei primi giorni di luglio
conquistò la base di un’impresa commerciale portoghese
nella località di Namacurra. La guarnigione mista angloportoghese
di 1030 soldati era insufficiente per guarnire il perimetro difensivo
di quasi tre chilometri.
I tedeschi persero nove uomini, inglesi e portoghesi ebbero duecento
morti e 543 prigionieri. Altri morirono cercando di scappare lungo
il fiume Nacamurra, affogati o divorati dai coccodrilli. Le forze
germaniche catturarono dieci mitragliatrici, 350 fucili, 350 tonnellate
di viveri e buone quantità di munizioni, tanto da riequipaggiarsi
quasi integralmente con fucili moderni e una riserva di 813.800
cartucce. Mentre i loro inseguitori li credevano diretti verso
lo Zambesi, i tedeschi si riposarono a Nacamurra e poi tornarono
sui loro passi in direzione nord-est.
Nella notte tra il 22 e il 23 luglio von Lettow attaccò
un distaccamento isolato britannico e conquistò la località
di Manirue. Il 28 luglio si fermò a Chalaua, dove reclutò
310 portatori locali e li addestrò come truppe combattenti.
Un efficiente servizio di intelligence gli permise di venire a
conoscenza delle intenzioni inglesi e perciò lasciò
Chalaua l’8 agosto dirigendosi a nord-est e poi, una volta
capito di essere riuscito a ingannare l’avversario, mutando
rapidamente la direzione di marcia a ovest raggiungendo Numarroe
il 24 agosto. Anticipando ancora una volta i propri avversari,
le truppe tedesche, invece di attaccare Regone si diressero a
nord fino a Liona. Qui furono attaccati da tre battaglioni di
King’s African Rifles e dovettero abbandonare 48.000 cartucce
e notevole quantità di materiale. Dal 27 agosto al 6 settembre
i tedeschi persero 39 soldati europei, 184 ascari e 317 portatori.
A questo punto l’intenzione di von Lettow era di passare
le montagne Livingstone e attorno all’estremità settentrionale
del lago Nyasa e poi andare verso ovest. Ma col tempo il morale
delle truppe scendeva insieme al loro numero, a causa dei crescenti
problemi sanitari e logistici, malgrado i tedeschi riuscissero
a tenere inchiodati 30.000 soldati nemici.
Von Lettow e i suoi tornarono quindi in Tanzania e i progetti
divennero sempre più inverosimili: si pensò di arrivare
sino all’Etiopia, ritenendo fosse un paese favorevole alla
Germania; o fino all’Afghanistan via mare passando per la
Persia. Alla fine prevalse l’idea di dirigersi verso ovest
e arrivare fino all’Angola.
Il morale degli ascari migliorò ritornando nelle loro terre
natie e così la situazione logistica, ma il 18 ottobre
furono trovati documenti che indicavano come la situazione della
guerra in Europa volgesse oramai a sfavore della Germania e poco
dopo arrivarono le notizie che l’esercito tedesco stava
trattando per un armistizio.
Intanto, però, anche la situazione inglese era peggiorata,
e le relazioni tra l’amministrazione della Rhodesia, la
British South Africa Company e il Ministero della Guerra si erano
deteriorate fino al punto del collasso. La Compagnia lamentava
il crescente deficit dovuto alla guerra, oltre che la requisizione
dei portatori per le esigenze militari; le autorità coloniali
videro aumentare la criminalità, la crisi alimentare e
dovettero reprimere una rivolta degli indigeni causata dalla difficile
situazione generale esasperata dagli arruolamenti forzati.
A Londra il Ministero delle Colonie appoggiava la Compagnia, ma
il Ministero della Guerra e quello del Tesoro no. Nel settembre
del 1918 il Ministero delle Colonie agì unilateralmente
e proibì gli arruolamenti forzati. Le truppe britanniche
erano quindi paralizzate per carenza di portatori quando i tedeschi
invasero la Rhodesia del nord in ottobre. In due settimane gli
uomini di Lettow-Vorbeck avanzarono di 160 chilometri. Il 9 novembre
1918 le sue avanguardie entrarono a Kasama.
Gli inglesi furono colti dal panico, le loro truppe indigene disertavano,
la polizia era sull’orlo dell’ammutinamento. Il 12
novembre ci fu l’ultimo scontro della guerra in terra d’Africa.
Il giorno dopo von Lettow ricevette la notizia della firma dell’armistizio,
ma si arrese formalmente solo il 25 novembre. Aveva ancora in
efficienza 155 soldati europei, 1156 indigeni, 37 mitragliatrici,
208.000 cartucce e abbastanza chinino da poter resistere fino
al giugno del 1919.
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